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Cos'è il Coaching

Il coaching é la relazione che si instaura tra una persona e il suo coach per passare dalla situazione attuale alla situazione desiderata sviluppando processi decisionali; è centrale nell'attività di coaching la focalizzazione sull'azione.
Il coaching non é una terapia, non scava nel passato, si concentra sulle possibilità future non sugli errori passati. Pur affrontando aspetti legati alla sfera emotiva, familiare, relazionale e professionale, l' approccio del coaching è orientato all'azione, guarda alla situazione presente per costruire un futuro migliore, puntando l'attenzione sul risultato piuttosto che sul problema.
Il presupposto su cui si basa é che ogni persona è unica, e ha dentro di sé tutte le risorse necessarie per risolvere le difficoltà che si frappongono al processo di auto-realizzazione.

Il coach lavora dunque sulla valorizzazione delle risorse, sulle motivazioni, e sulle energie del cliente, rinforzando le sue capacità, per superare un momento critico, per affrontare un cambiamento, per sviluppare le proprie potenzialità personali.
La condizione indispensabile perché un processo di coaching abbia successo é la volontà del cliente di crescere, migliorarsi e di diventare artefice dei proprio destino.

Origini

Il coaching è una disciplina relativamente nuova in Italia. E' nata negli Stati Uniti verso la metà degli anni '80 e si è progressivamente sviluppata in Europa, in Sudamerica, in Giappone.Si inizia a parlare di coaching anche in Russia e nei Paesi dell'Est.
Ad oggi è il metodo più efficace per sviluppare il potenziale degli individui e per raggiungere obiettivi specifici.
Affonda le sue radici nelle neuro-scienze e nel business management tant'é che il coaching ancora più "venduto" oggi è quello in ambito aziendale.
Etimologicamente parlando, la parola coach deriva dall'inglese, il cui significato del termine è "carrozza". E' dunque un veicolo che trasporta una persona o un gruppo di persone da un luogo di partenza a un luogo di arrivo desiderato.
Ancora oggi si usa l'espressione "to travel by coach" (viaggiare in vettura) sia parlando di tratta ferroviaria che di linea aerea.

Chi è il coach

"Specialista del cambiamento" il coach non é un terapeuta, non é un consulente, non indaga sul "contenuto", non analizza il passato del cliente.
Il coach é un vero e proprio partner di crescita personale e professionale il cui unico obiettivo é la soddisfazione del cliente incoraggiandolo a vivere la propria vita e le proprie aspirazioni conformemente ai suoi bisogni, ai suoi valori personali e all'ecologia del sistema in cui vive.

Facilitatore del cambiamento, accompagna le persone a scoprire gli aspetti inutilizzati del proprio potenziale aiutandole a fare emergere il propri talenti, valorizzando quelle che sono le risorse uniche e particolari di ciascuno verso un futuro migliore.
L'obiettivo di un coach é quello di accrescere negli altri consapevolezza, senso di responsabilità e fiducia in sé stessi.

Egli dà al cliente la possibilità di trovare oltre, all' autostima e all' entusiasmo, abilità e strategie per trovare soddisfazione e autonomia nel determinare e raggiungere i propri obiettivi.

Come lavora

Il coaching é una partnership tra un coach ed un cliente (coachee) e si fonda su una serie di incontri a scadenze prefissate. Durante queste conversazioni il coach ascolta in modo speciale, pone domande affinché il cliente trovi dentro di sé la risposta che sta cercando identificando i processi e le risorse per realizzare ciò che desidera.
Gran parte del lavoro del coach si basa sull'utilizzo corretto del linguaggio  linguaggio per favorire la consapevolezza e la responsabilità del cliente.  Non lo fa dando soluzioni, ma ponendo domande che aiutino il cliente a trovare le proprie risposte. Queste domande facilitano l'esplorazione di nuove possibilità, la focalizzazione dei propri obiettivi, la presa di coscienza dei propri punti di forza, e la definizione del proprio piano d'azione.

Il cliente ed il coach concordano i modi per raggiungere gli obiettivi e il coach , aiutando il coachee a superare i propri limiti e paure, lo stimola affinché si impegni a progredire per raggiungere i risultati attesi. Questa assunzione di responsabilità del cliente é quello che rende il coaching così efficace.
In breve si possono riassumere le competenze del coach nella capacità di ascolto, nell'abilità di saper motivare, nel porre domande efficaci, nel coltivare la sensibilità verso lo sviluppo dell'autostima, e nel mantenere il focus costante sugli obiettivi del cliente.

Etica e responsabilità

La creazione di un rapporto di rispetto e piena fiducia che si stabilisce fra il coach e il cliente garantisce l'efficacia e la specificità del processo nonché l'assoluta riservatezza dei contenuti.
L'etica del coach è fondamentale nella gestione del processo di coaching: il coach fornisce metodo e supporta il cliente facendogli acquisire la consapevolezza delle azioni necessarie per raggiungere i risultati …è tutto ciò che fa: le azioni concrete, e quindi risultati, sono una totale conquista del cliente al quale va riconosciuto tutto il merito del suo sviluppo.
E dunque, le responsabilità del coach sono:

  • scoprire, rendere chiari ed allineare gli obiettivi che il cliente desidera raggiungere nelle diverse aree della sua vita;

  • evitare qualsiasi forma di giudizio personale;

  • guidare il cliente in una scoperta personale di tali obiettivi e desideri;

  • fare in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso;

  • lasciare piena autonomia e responsabilità al cliente.

  • Scarica il codice etico

Modalità di servizio

La relazione di coaching avviene attraverso degli incontri individuali o di gruppo.
Per quanto riguarda le sessioni individuali, esse si svolgono dal vivo o al telefono, in base alle esigenze e disponibilità del cliente.

Le sessione di coaching dal vivo durano 1h30 circa e sono seguite da un follow-up via mail per trasmettere informazioni e materiali da preparare per la volta successiva.

La sessione telefonica dura in media 45 minuti circa, dopo un primo incontro ad personam, ed é compito del cliente prendere il contatto con il coach.
A conclusione di ogni sessione di coaching, il cliente riceverà degli strumenti di lavoro che lo aiuteranno a focalizzare la situazione. E' un impegno con sé stesso; ed é solo in questo modo che il processo di coaching porterà in breve tempo i suoi risultati; attraverso l'assunzione delle responsabilità da parte del cliente.

La durata complessiva di una relazione di coaching dipende dall'obiettivo che si persegue, in genere è compresa tra 2 e 8 mesi, nel caso in cui sia necessario prendere un decisione importante su un tema specifico, già individuato, é anche possibile fare una o due sessioni in cui chiarire la propria posizione e valutare la scelta più opportuna.

La frequenza ideale è di 1 sessione ogni 15gg circa e le modalità vengono stabilite tenendo conto delle esigenze del cliente e dai risultati che si vogliono conseguire.

Quanto costa

Le tariffe dipendono in relazione alla durata delle sessioni, alle modalità di svolgimento, al luogo dove avvengono. C'è sempre una prima sessione gratuita (Intake) dove vengono chiariti i presupposti e le condizioni su cui iniziare il lavoro, e dove si definiscono i costi e le modalità di pagamento.
Per il coaching di gruppo, le tariffe vanno concordate in relazione al numero delle persone, alla durata, e alla sede di svolgimento.

Come iniziare

 

Per qualsiasi informazione, domanda o commento da fare, puoi compilare il form nella sessione "contattami" o mandare una mail, senza alcun impegno, a info@coaching4u.it o telefonarmi al 335.6270553
Ti contatterò al più breve possibile, e potremo così stabilire un appuntamento telefonico o di persona per verificare se un coach può esserti utile, e per renderti conto di come funziona il coaching.
Dopo questo primo contatto gratuito, decideremo se lavorare insieme e pianificheremo il nostro percorso di coaching che potrà aver luogo presso il mio spazio di Milano, oppure presso il cliente a seconda di quanto concordato.

Cosa dovrebbe cercare una persona quando seleziona un coach?

(dal sito ICF)

La cosa più importante nel processo di selezione di un coach è di individuare una persona con cui puoi sentirti pienamente in sintonia e instaurare una solida partnership. Qui di seguito alcune domande che puoi chiedere ad eventuali coach:

  • Qual è la tua esperienza di coaching? (numero di persone, anni di esperienza, tipi di situazioni).

  • Qual è la tua formazione specifica sul coaching? Hai la certificazione ICF oppure stai svolgendo un programma di formazione per l'ottenimento della certificazione?

  • Qual è la tua specialità nel coaching o in quali aree specialistiche lavori più frequentemente?

  • Quali sono le competenze specifiche o l'esperienza che usi nel rilasciare il coaching?

  • Qual è la tua filosofia a proposito del coaching?

  • Qual è il tuo metodo specifico per il coaching? (come vengono condotte le sessioni, la frequenza, ecc…)

  • Hai delle storie di successo sul coaching? (esempi specifici di persone che hanno lavorato bene ed esempi su come hai dato valore al loro coaching).

Come può essere valutato il successo di un processo di coaching?

(dal sito ICF)

La valutazione può essere fatta in 2 modi distinti. La prima: ci sono gli indicatori esterni di performance, che possono essere visti e valutati nel contesto del team. La seconda: ci sono indicatori interni di successo, che riguardano il team o la persona nel processo di coaching e possono essere valutati dagli stessi team e individui mediante il supporto del coach. In un processo di coaching possiamo ritrovare entrambi gli indicatori.

Esempi di indicatori esterni: raggiungimento degli obiettivi di coaching stabiliti all'inizio del rapporto di coaching, incremento del reddito, ottenimento di una promozione, feedback sulla prestazioni ottenuto da un campione di individui che sono parte essenziale del contesto ( es. collaboratori diretti, colleghi, clienti, capi, lo stesso manager) dati di performance personali e/o di business ( produttività, provvedimenti efficienti).

I parametri esterni prescelti dovrebbero essere basati su cose che la persona sa valutare già e sulle quali è in grado di esercitare un'influenza diretta. Esempi di indicatori interni: autovalutazioni che possono esser somministrate all'inizio e ad intervalli regolari nel processo di coaching, cambiamenti nella consapevolezza della persona e in quella degli altri, cambi di paradigma che guidano verso azioni più efficaci e cambiamenti di stati emotivi che ispirano maggior fiducia.

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